Auto

Feb 02 MERCATO: SERVONO INCENTIVI PER TUTTO L’ANNO

di Bianca Carretto

Ancora a due cifre il calo delle vendite, 14% in meno di immatricolazioni anche a gennaio 2021, 134.001 vetture nuove contro le 155.867 del gennaio 2019. Possiamo accusare ritardi nell’applicazione dei bonus, vedere una motivazione nei due giorni lavorativi in meno, trovare la scusa del virus che blocca la circolazione se siamo gialli, arancioni o rossi. Abbiamo il dovere ora di guardare la realtà, considerando che la flessione ha toccato tutte le tipologie di alimentazione tradizionali. Serve un piano governativo di aiuti ben dettagliato e prolungato per tutto il 2021, gli incentivi in atto si esauriranno in poco tempo e, anche i fondi destinati alle auto elettrificate – le uniche in crescita – non bastano a coprire l’intero anno. I confronti veri vanno effettuati non sul 2020 in cui é iniziata la pandemia ma sul 2019 : “In questo scenario la nostra stima per il mercato delle autovetture nel 2021 è di 1.550.000 immatricolazioni, che indica un andamento positivo del +12% rispetto all’annus horribilis appena chiuso, ma che va letta in relazione al trend pre pandemia: parliamo ancora di un pesante calo del 19% rispetto ai livelli 2019 e non è certamente una stima prudenziale – ha affermato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – i programmi del PNRR rappresentano un’occasione storica per l’Italia, fondamentali per il decollo della mobilità verde e il rilancio del settore automotive, con benefici per l’ambiente, la stabilità occupazionale e il bilancio dello Stato. In questo quadro, il nostro settore può giocare un ruolo centrale per il riavvio dell’economia, attraverso tre pilastri strategici su cui convogliare le risorse disponibili: un corretto supporto allo sviluppo della mobilità green, rispettando la neutralità tecnologica; la realizzazione di infrastrutture di rifornimento per i veicoli di nuova generazione; una maggiore competitività delle aziende italiane, allineando la fiscalità delle imprese che si avvalgono di auto aziendali a quella dei principali Paesi europei, riducendo il gap competitivo di cui soffrono”. Dare la possibilità alle società di scaricare al 100% l’Iva applicata sull’’acquisto di auto aziendali crea, automaticamente, un impulso economico per mantenere attiva l’occupazione. Per i privati resta fondamentale l’opportunità di rottamare auto ormai assolutamente obsolete, indispensabile per svecchiare il nostro parco auto, il più anziano d’Europa. A beneficio della nostra salute.

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