Stile

Mar 26 MILANO, ALLA GALLERIA GABURRO UNA MOSTRA SULLA “STRATIFICAZIONE”

La nostra contemporaneità è caratterizzata da una rete di connessioni, prodotte da una iperstratificazione: politica, economica, estetica, culturale, formale e informale, naturale o artificiale, organica e inorganica, diacronica o sincretica, la stratificazione è la base concettuale dell’intera organizzazione del reale.

Ed è qui che si insedia il paradigma, inteso come spazio di ricerca sulle profonde origini del pensiero del reale, dell’antropocene: la necessaria riconcezione e rimodulazione del ruolo dell’essere umano che non sia più gerarchia verticale ma una convivenza orizzontale.

Da questa riflessione nasce il progetto Strati. Eco-fobia poetica una mostra collettiva promossa dalla Galleria Gaburro, nei propri spazi di Via Cerva 25 a Milano, e curata da Valeria Schäfer e Matteo Scabeni.

Attraverso 26 opere – tra tele, foto e sculture – l’esposizione mette a confronto la particolare visione della realtà di cinque artisti: Macoto Murayama, rappresentato dalla Galleria, Fabio Roncato e delle giovani promesse internazionali, Dingyue (Luna) Fan, Sophia Pauley e Katharina Veerkamp.

“C’è sempre una stratificazione complessa di livelli interconnessi. La mostra vuole essere un’analisi critica dell’emergenza ecologica. Galleria Gaburro, con questo progetto, vuole trasmettere la luce dell’arte vista attraverso il prisma della percezione del pensiero” spiega Cecilia Gaburro.

.
.

SEGUICI SU INSTAGRAM

SEGUICI SU FACEBOOK

Facebook Pagelike Widget
Top