Investire nei talenti del futuro significa creare occasioni di dialogo concreto tra formazione e aziende, offrendo agli studenti la possibilità di confrontarsi con la realtà produttiva, le tecniche e i linguaggi che definiscono il settore oggi — e di immaginare quelli di domani.
È da questa visione condivisa che nasce il progetto NABA Mentorship Project with Mantero, attivo dal 2021: un percorso che coinvolge gli studenti del Biennio Specialistico in Textile Design di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti affiancandoli ai professionisti Mantero in un programma di brief creativi, tutoraggio e momenti di lavoro direttamente in azienda, a contatto con l’archivio, la stampa e la tessitura.
Un progetto che nel tempo è diventato un vero punto di incontro tra creatività emergente e patrimonio manifatturiero, dando vita a proposte visive capaci di connettere memoria e nuove idee. È proprio all’interno di questa cornice che è nato un nuovo capitolo: NABA x ARCHIVIO MANTERO, un’esperienza multidisciplinare che ha coinvolto gli studenti del Biennio Specialistico in Textile Design (Chiara Ardoli, Cielo Fiordi, Gianluca Pizzicato, Alessia Quondamatteo), quelli del Triennio in Fashion Design (Riccardo Aggio, Simone Addamo) e in Scenografia (Giorgia Carrara, Martina De Michelis, Morena Milani, Sara Scrosati) dell’Accademia, con la supervisione di Gianmarco Porru, tutor del workshop, Visual Artist e docente NABA.
Il punto di partenza sono sei foulard ispirati all’archivio dei Kimono di Nancy Martin Stetson, già realizzati durante il percorso di mentorship dagli studenti del Biennio Specialistico in Textile Design di NABA (Anna Rosa Confuorti, Cielo Fiordi, Gianluca Pizzicato, Yingjun Ren, Yuan Song, Yin Jiaai), con la supervisione di Maria Nielsen, Textile and fashion graphic design consultant e docente NABA. Sei pezzi che diventano la base creativa per la realizzazione di sei progetti in evoluzione, senza vincoli merceologici ma liberi e ispirazionali, frutto della visione e della sensibilità degli studenti, chiamati a lavorare con linguaggi diversi — scultura, installazione, disegno, video e performance — per reinterpretare i codici e le suggestioni dei tessuti.
Un percorso che racconta il foulard non più solo come accessorio cult, ma come vero e proprio punto di connessione tra arte, design e tessile, dando forma a un progetto espositivo che valorizza il processo creativo e la ricerca espressiva, che ha visto il coordinamento di Colomba Leddi, NABA Fashion Design Area Leader, Luca Belotti, Course Leader di Bienni e Master dell’Area Fashion Design di NABA, Intissar Bouhi e Daniele Mattiuz, NABA Fashion Design Area Academic Assistants.
“La sinergia tra NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e Mantero Seta è un modello di eccellenza, dove formazione e know how tessile si incontrano per promuovere la riscoperta e la valorizzazione dei mestieri, cuore pulsante del settore. Il progetto NABA Mentorship Project with Mantero, sviluppato negli anni, ha dimostrato come il dialogo tra educazione ed esperienza sul campo possa diventare un ponte concreto verso il futuro professionale degli studenti, offrendo loro strumenti e ispirazione per esplorare le diverse possibilità del mondo del tessile. Questa collaborazione trova oggi nuova espressione in un workshop multidisciplinare che ha portato gli studenti dell’Accademia alla realizzazione delle sei opere in mostra nate dall’incontro tra arti visive e arti applicate a partire dai sei foulard ispirati all’Archivio Kimono di Nancy Martin Stetson, già realizzati nell’ambito del progetto di Mentorship” commenta Colomba Leddi, Fashion Design Area Leader di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.
Laura Fedriga, direzione creativa Atelier e Archivio Mantero: “Cercare di posizionarsi nel futuro senza coinvolgere e relazionarsi con i protagonisti del futuro è un errore, come pensare che bastino l’esperienza e la competenza di un’azienda storica come la Mantero a sopravvivere nel domani. Il contatto con la linfa che alimenta le novità del mercato, fatta da nuovi consumatori e nuovi creatori, è l’unica fonte di aggiornamento reale a cui un’impresa oggi ha accesso. Questa, affiancata a una guida competente e aperta all’ascolto, genera uno scambio che riceve e restituisce novità. La differenza tra le attività quotidiane professionali e questo workshop maratona, è il concetto di ‘imprevedibile’ e la sorpresa del risultato, che si libera come per magia della comune regola lavorativa della definizione dell’obiettivo sin dalla fase di partenza del processo di creazione.”
Aggiunge Gianmarco Porru, tutor del workshop, Visual Artist e docente NABA “Guidare gli studenti e le studentesse verso la scoperta di nuove forme e nuovi immaginari legati ai progetti dei foulard è stato prima di tutto un invito ad ascoltare brevi racconti, alcuni poetici, altri fantastici o autobiografici. Ho accolto l’invito ad essere un supporto durante questo attraversare e percorrere luoghi reali o astratti, geografie esistenti e no. Durante i giorni di workshop gli autori e le autrici delle opere hanno desiderato abitare e popolare immaginari e spazi ideali dei quali vediamo piccoli frammenti, che durante il processo creativo si sono modellati attraverso l’intuito e una progettualità efficace, ma non di meno anche grazie alla casualità di un incontro, che rimane ancora uno dei modi più potenti per progettare buone pratiche di collaborazione e sinergie durature. Sono felice di aver visto nascere progetti rapidamente guidati dall’urgenza e dal desiderio di voler pensare ancora altri mondi, inventare altri spazi possibili, dove la bellezza è ancora protagonista.”
A completare l’esposizione, la selezione degli undici foulard realizzati dagli studenti nel corso dell’Anno Accademico 2023/24, a partire dalla stessa ispirazione: un viaggio attraverso l’estetica giapponese custodita nell’Archivio Kimono Nancy Martin Stetson, un patrimonio di frammenti tessili, kimono e obi che racconta una bellezza antica eppure sorprendentemente attuale, capace di parlare ancora oggi al mondo della moda, dell’arte e del design.