Gusto

Ott 15 Prosciutto di San Daniele: un impegno per ambiente e territorio

Da sempre, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele pone attenzione  alla qualità del prodotto che nasce anche dal rispetto dell’ambiente in cui prende vita. Per questo, da oltre vent’anni, produttori e comunità locale lavorano fianco  a fianco per custodire risorse preziose e per far sì che la filiera del San Daniele sia un esempio concreto di  sostenibilità. L’attenzione per  l’ambiente non è una pratica quotidiana: dalla gestione delle acque di scarico alla  riduzione degli sprechi, dall’uso di energie rinnovabili alla protezione del fiume Tagliamento, che regola il  microclima unico della zona. Una scelta che unisce  tradizione, responsabilità e innovazione, mantenendo la  produzione concentrata nel solo Comune di San Daniele  del Friuli, in 31 stabilimenti certificati, che rappresentano un presidio per il territorio e la  sua identità.

Per Nicola  Martelli, presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, «la sostenibilità è un  impegno quotidiano che si traduce in azioni concrete e  condivise. Dal recupero dei materiali al rispetto della  biodiversità, lavoriamo affinché il Prosciutto di San  Daniele continui a essere un’eccellenza gastronomica e, al tempo stesso, un modello in equilibrio con  l’ambiente».

Tra i progetti più  significativi c’è quello legato alla gestione delle  acque reflue. Un impianto collettivo,  costantemente aggiornato e curato, raccoglie e depura le acque provenienti dagli stabilimenti, garantendo  rispetto delle norme e qualità dei processi. È un sistema che negli anni si è evoluto, affiancato da iniziative dei singoli produttori per ridurre i consumi  e migliorare le pratiche di lavaggio e sanificazione. Il risultato è duplice: ambienti di lavorazione sempre  salubri e, al tempo stesso, un minor impatto sulle risorse idriche locali.

Un altro fronte su cui il  Consorzio ha scelto di investire riguarda il  recupero del sale esausto e delle  salamoie, elementi centrali residui del processo di  produzione. Per oltre vent’anni questi materiali sono stati gestiti attraverso impianti di smaltimento  controllato in impianti fuori regione. Oggi, grazie a un impianto innovativo, ciò che un tempo era considerato  uno scarto viene trasformato in una risorsa, che  rigenera e restituisce il sale a nuovi impieghi, come il disgelo stradale o altre applicazioni industriali. È un  esempio concreto di economia circolare che testimonia come anche in un settore radicato nella tradizione sia  possibile innovare con soluzioni sostenibili.

Accanto a questi interventi, le aziende del comparto hanno avviato un percorso di  investimenti in energia pulita, tecnologie più efficienti e riduzione delle emissioni di  CO, con un numero sempre  crescente di stabilimenti che scelgono di certificarsi volontariamente. Diverse realtà hanno inoltre installato impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia  rinnovabile, confermando la volontà di ridurre l’impatto ambientale con azioni concrete e misurabili.

La tutela del fiume Tagliamento e del microclima di San Daniele, elementi imprescindibili per la stagionatura del prosciutto DOP, rimane al centro di una strategia che guarda al futuro  senza perdere di vista le proprie radici.

Infine, l’attenzione  all’ambiente si traduce anche nel recupero e riuso degli scarti. Tutti i materiali promozionali dismessi, come striscioni e cartelloni pubblicitari, sono stati  recuperati trasformandoli in shopper e altri accessori  artigianali nuovamente utilizzati ai fini  promozionali.

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