Auto

Ago 30 RICOMINCIAMO? IO NON HO MAI SMESSO

di Bianca Carretto

Hyundai: «Veicoli a emissioni zero,
in 3 anni tra i primi al mondo»

«Abbiamo ottenuto risultati in linea con le aspettative, ma il modo in cui lo faremo in futuro è più importante. La voce del cliente sarà il fulcro di tutta la riforma organizzativa, la creatività, l’ingegno e la qualità del pensiero saranno cruciali». Questa la dichiarazione di Chang Jae –hoon, ceo di Hyundai Motor, parole che trovano conferma in Andrea Crespi, direttore generale di Hyundai Italia: «Hyundai si è impegnata a creare innovazione per il progresso dell’umanità, questo significa investire in tecnologie avanzate che pongono al centro le persone per migliorare il loro modo di vivere, promuovendo la sicurezza, offrendo una qualità della vita ottimizzata attraverso esperienze di mobilità su misura che generano un vantaggio tangibile nel nostro quotidiano».

Con quale strategia?

«Progress for Humanity, così è stato chiamato questo movimento, non si focalizza solo sul prodotto e sulla produzione, è una strategia che vede come obiettivo finale la transizione da costruttore di auto a fornitore di soluzioni per la mobilità intelligente, a tutto campo, per andare incontro alle necessità, in rapido cambiamento, dei clienti».

Quali sono le soluzioni adottate?

«La guida autonoma, la robotica, la costruzione dell’Urban air mobility, che plasmerà il futuro. La connettività sarà il centro di questa mobilità innovativa all’interno di un ecosistema che collegherà ogni tipologia di trasporto, senza interruzioni, potrà unire il cielo e la terra».

Pare fantascienza…

«Hyundai ha già costituito un dipartimento esclusivo per realizzare la democratizzazione del volo e prevede di commercializzarlo entro il 2028. Il nostro gruppo sta concentrandosi sulla creazione di una road map di prodotto agile, massimizzando le sinergie, utilizzando tecnologie sia per la progettazione di aeromobili che di automobili, sfruttando la nostra esperienza in batterie, motori, materiali leggeri e, appunto, la guida autonoma».

L’elettrificazione allora è già quasi superata?

«Assolutamente no, Hyundai vuole coprire un ruolo da protagonista nel campo della elettrificazione a livello globale. Oggi siamo il costruttore con la più ampia gamma di motorizzazioni elettrificate: full electric, full hybrid, mild hybrid, plug in hybrid e a idrogeno. Il nostro obbiettivo vede l’elettrificazione completa dell’intera gamma entro il 2024 per diventare il top 3 tra i brand di veicoli a zero emissioni. È prevista l’introduzione di 44 modelli elettrificati entro il 2025 di cui 11 full electric».

La prima auto di questo programma?

«Abbiamo da poco lanciato Ioniq 5, il primo modello basato sulla nuova piattaforma E-Gmp (Electric-Global Modular Platform) dedicata solo ai veicoli elettrici, un concentrato di ingegneria, che offre diversi vantaggi rispetto alle precedenti. Consente una maggiore flessibilità e autonomia, più performance, sicurezza, dinamiche di guida superiori e più spazio interno. Già con Kona, sempre elettrica, abbiamo attivato un test drive gratuito che si prenota online per sperimentare la guida elettrica».

Ha parlato anche di idrogeno.

«Hyundai ha investito 6,7 miliardi di euro nell’evoluzione dei motori a idrogeno, l’elemento più semplice di tutto l’universo, 14 volte più leggero dell’aria. Pioniera di questo sviluppo è la FCev Vision 2030 che punta ad accelerare il nostro impegno verso l’energia pulita e l’ idrogeno verde contribuisce in maniera significativa al miglioramento dell’ambiente. Può essere usato anche da altre tipologie di trasporto, come navi, treni, droni ma anche per generatori di corrente».

State rivoluzionando anche la struttura digitale?

«Attraverso l’integrazione di servizi e piattaforme, dopo il lancio del nuovo sito Hyundai.it e dei service Service Online Booking, Prontaconsegna e Live Chat, abbiamo attivato Click to Buy, la prima soluzione di ecommerce end-to-end del suo genere. Rafforza e favorisce il processo di acquisto, avvicinando il compratore ad una realtà digitale ma molto trasparente, rappresenta il culmine della nostra trasformazione».

Hyundai, senza grande clamore, si sta imponendo in Europa: qualche cifra italiana?

«È divenuta una costante, con gli anni abbiamo conquistato una solida posizione, tanto da occupare il quarto posto tra i costruttori. Noi di Hyundai Italia, nei primi sette mesi dell’anno abbiamo ottenuto una performance di circa il 3% sul mercato totale e del 4% su quello privati, che è sceso, complessivamente, del 20%, mentre noi abbiamo contenuto il calo di appena il 6%».

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