Auto

Feb 21 …SARÀ VERA RIPRESA?

di Bianca Carretto

Un inizio d’anno per il mercato europeo dell’automobile decisamente soddisfacente, a gennaio, secondo i dati comunicati dall’Acea, l’associazione europea dei costruttori, si sono contate circa 1.016.000 immatricolazioni, significa l’11,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Il settore dei veicoli elettrici ha dato il suo contributo, sono state vendute, infatti, nel primo mese dell’anno  92.741 unità, un aumento che sfiora il 29%, pur rappresentando solamente  una quota  del 10,9%. Una perdita di velocità dovuta essenzialmente alla crescita del 4% delle vetture a benzina (quota del 35,2%) e dei diesel, tornati davanti ai modelli a zero emissioni, che, nonostante un calo del 4,9%, si sono posizionati al 13,4%. La ragione principale del calo delle vetture green è da ricercare nella mancanza di sussidi da parte dei governi, nella sola Germania, le vendite sono diminuite drasticamente dopo la dismissione a dicembre degli aiuti concessi dallo stato, per un importo di 4.500 euro, in un mercato che ha avuto uno sviluppo  del 19,1%. Le ibride sono una scelta, invece, molto popolare, hanno conquistato quasi il 30%. In Italia si sono state circa 142mila nuove immatricolazioni, un incremento del 10,6%. Da parte dell’Unrae, l’associazione delle case costruttrici che operano nel nostro Paese, si conferma l’ipotesi di arrivare a fine anno, con almeno 1.600.000 registrazioni, certo sempre lontano dai valori pre-pandemia ( meno 16,5%). Tra le case si distingue Stellantis (più 16,9%) ma con il marchio Fiat  sceso del 7,5%, confermando che il polo torinese rimane protagonista e potrebbero aumentare le 500 prodotte  a Mirafiori. Buona  performance del gruppo Volkswagen con un più 8,1% e del gruppo Renault che ha visto in salita Dacia (7,7%) e un’esplosiva Alpine che ha marcato il terreno con un ampliamento del 19,8%.

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