Moda

Gen 09 SUBVERTED CODES: ISTITUTO MARANGONI FIRENZE INTERPRETA IL CONNUBIO TRA ARTE E MODA

Redazione

In occasione di Pitti Immagine Uomo 97, Istituto Marangoni Firenze ha dato vita a diversi momenti di riflessione dedicati all’incontro tra arte e moda.

Ieri, presso la sala Dual del Museo Novecento, all’interno dell’antico Spedale delle Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella, è andato in scena l’incontro ‘Fashion & Art: A timeless contamination’, che ha visto il coinvolgimento di volti di riferimento in ambito culturale e giornalistico.

 

Con la moderazione del giornalista e curatore Federico Poletti, la talk è stata l’occasione per condividere i pensieri e il percorso professionale di Caroline Corbetta, curatrice d’arte contemporanea e giornalista culturale; Sergio Risaliti critico d’arte, curatore e direttore del Museo Novecento; Simone Guidarelli, stylist & creative director e Francesca Giulia Tavanti, storica dell’arte contemporanea e tutor di Istituto Marangoni Firenze. Gli ospiti hanno interpretato la relazione tra moda e arte e il ruolo della comunicazione come luogo di incontro di queste due discipline.

 

A partire da ieri e fino al 12 gennaio compreso, prende forma una video installazione realizzata da Léa Colombier (1996, Clermont-Ferrand, Francia), Sandy Snajnarova (1993, Bratislava, Slovacchia) e Adan Flores Tobar Wilber (2000, Santa Tecla-La Libertad, El Salvador). I tre autori sono i vincitori della giornata di hackathon che Istituto Marangoni ha organizzato nel mese di dicembre 2019 coinvolgendo gli studenti dei corsi di laurea triennale di Multimedia Arts e Art History and Culture.

 

Sei video, distribuiti su 4 canali di proiezione, si succedono in loop animando la facciata della sede della scuola e la strada di via de’ Tornabuoni. Le opere scardinano gli stereotipi che si celano dietro ai concetti di bellezza fisica-corporea e naturale-paesaggistica, attingendo alla letteratura fantascientifica e alle atmosfere tipiche di grandi nomi del cinema e delle arti visive tra cui Bill Viola e Lars von Trier.

Nei video parole e immagini riflettono sul presente, annunciando alcune visioni su un prossimo futuro, caratterizzato dall’annullamento dei binarismi di genere e dall’abbandono di ogni canone estetico nella moda e nell’ambiente che troppo spesso viene modellato secondo i gusti dell’Uomo.

 

Le diverse restituzioni artistiche dei tre studenti, elaborate sugli stessi temi, dimostrano l’impossibilità di una definizione univoca di bellezza da cui il nome di ‘UNCONVENTIONAL BEAUTY’, progetto ideato e prodotto da Istituto Marangoni Firenze grazie alla collaborazione di Museo Novecento, Associazione Mus.e, Musei Civici Fiorentini con il patrocinio del Comune di Firenze.

 

 

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