Auto

Ago 31 …. SUL CORRIERE DI OGGI …

di Bianca Carretto

«Ecobonus finiti ma 60 milioni sono bloccati»

Il presidente Unrae, Crisci: il paradosso degli extrabonus per le auto pulite

«I fondi dell’ecobonus per le auto elettriche sono esauriti e l’extrabonus è inutilizzabile», dice Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione dei costruttori stranieri che operano in Italia. «Gli aiuti stanziati per l’eco bonus per acquistare auto elettriche e ibride plug-in (0-60g Co2 per chilometro 6.000 euro con rottamazione, 4.000 euro senza rottamazione) sono finiti e, per una formula quasi diabolica, l’extra bonus che vale ancora circa 60milioni (0-60g Co2 per chilometro 2.000 euro con rottamazione, 1.000 euro senza rottamazione) non si può usare perché è in vigore per le auto che usufruiscono dell’ecobonus! Soldi fermi, inutili, decisi, nel mese di luglio». Avete fatto presente al Governo il problema? «Da subito, con insistenza, abbiamo evidenziato questo paradosso che rallenta la transizione verso i motori sia ibridi che elettrici e blocca, automaticamente, l’extra bonus. Proponiamo di trovare un modo urgente per rifinanziare il fondo, anche usando in alternativa e in assenza di altre soluzioni, temporaneamente o parzialmente, proprio i fondi dell’extra bonus». Il dialogo con il governo è aperto: «Continuiamo ad insistere sia presso il governo che i ministeri per risolvere questa situazione decisamente bizzarra e inaccettabile, di cui tutta la filiera sta pagando le conseguenze». Poi la questione dei semiconduttori: «Tutte le industrie sono penalizzate, la carenza di chip costerà molti miliardi. Quando è iniziato il lockdown le vendite di auto sono diminuite e parallelamente sono cresciuti gli ordini di chip per l’enorme fabbisogno di devices elettronici per connessione remota. I due effetti insieme sono stati devastanti. Ogni automobile moderna ha almeno 3 mila componenti a semiconduttore. Già la transizione verso macchine a zero emissioni comporta un’evoluzione tecnologica complessa, noi dobbiamo pensare ai concessionari, alle reti di assistenza, è necessario sostenerli, cercando che questi costi non incidano sul prezzo finale dell’automobile, danneggiando ulteriormente il cliente».

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