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Fondata nel 1909 come azienda di telai tessili, Suzuki seppe reinventarsi nei primi anni Cinquanta, quando il declino dell’industria del cotone spinse l’azienda a esplorare nuovi orizzonti. Dopo il successo della Power Free, la prima bicicletta motorizzata del marchio, nacque la Suzulight: un’auto piccola, efficiente e sorprendentemente moderna, pensata per un Giappone che stava ricostruendo sé stesso.
Negli anni Cinquanta il Giappone, ancora segnato dal dopoguerra, aveva bisogno di un mezzo economico e compatto, adatto a strade strette e infrastrutture rurali. Fu così che nacque la categoria delle Kei Car (da Keijidōsha, “automobile leggera”), introdotta nel 1949 dal Ministero dei Trasporti.
Questi veicoli “microscopici” dovevano rispettare limiti severi: lunghezza massima di 2,8 metri e cilindrata non oltre i 360 cc. La Suzulight, con il suo motore bicilindrico due tempi da 360 cc e 15 CV, fu la prima vettura giapponese con trazione anteriore, sospensioni indipendenti e sterzo a cremagliera — soluzioni che in Europa sarebbero arrivate solo anni dopo.
Progettata con lo spirito “Yaramaika” (ossia “facciamolo!”), la Suzulight incarnava perfettamente l’idea di mobilità accessibile, efficiente e intelligente, gettando le basi per la straordinaria diffusione delle Kei Car, che ancora oggi rappresentano oltre un terzo delle immatricolazioni in Giappone.
La filosofia di leggerezza, efficienza e funzionalità introdotta con la Suzulight ha guidato Suzuki per settant’anni, accompagnando la crescita del marchio fino a renderlo uno dei principali costruttori mondiali.
Oggi, mentre l’Europa riscopre l’interesse per auto compatte ed elettriche dedicate alla mobilità urbana, Suzuki guarda avanti senza dimenticare le proprie radici. Al prossimo Japan Mobility Show di Tokyo, la casa presenterà la Suzuki Vision e-Sky, concept di kei car elettrica ultra-compatta che reinterpreta in chiave contemporanea i principi che fecero della Suzulight una pioniera del suo tempo.
Con oltre 3,2 milioni di veicoli prodotti ogni anno e l’obiettivo di raggiungere quota quattro milioni entro il 2030, Suzuki continua a sviluppare soluzioni che coniugano tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente.
Un percorso che resta fedele alla visione di Michio Suzuki, convinto che il progresso tecnologico debba sempre partire dai bisogni delle persone, per migliorare la loro vita quotidiana.
A settant’anni dal debutto della Suzulight, la piccola auto che rivoluzionò il Giappone continua a ispirare un’idea di mobilità intelligente, essenziale e umana: la stessa che oggi guida Suzuki verso il futuro elettrico.