IL NUOVO AMICA: PIU’ SPAZIO ALLA MODA

Il 31 marzo il nuovo AMICA porta in edicola e online un inedito racconto dell’universo Moda, Beauty, Accessori e Lifestyle caratterizzato dalle scelte di stile uniche del femminile RCS diretto da Danda Santini.

“Ci siamo rifocalizzate sul DNA di Amica” – spiegano la direttrice Danda Santini e la condirettrice Luisa Simonetto – “La donna Amica è fin dagli esordi passionale, sofisticata, avventurosa, protagonista e decisa. Oggi, vuole riappropriarsi del suo tempo e del suo spazio, del senso del piacere e delle cose belle. Questo giornale è pensato per lei, con quel riconosciuto sesto senso per lo stile che è parte del suo DNA.” 

Il nuovo Amica, disegnato dall’art director Florian Ribisch, che si presenta con un formato più grande, caratteri tipografici più puliti e una carta più patinata, per valorizzarne la narrazione sensoriale e immersiva grazie anche alle immagini a tutta pagina.

Dalle news ai servizi di moda, dalle interviste ai servizi di bellezza, fino alla nuova sezione dedicata ad accessori e gioielli, per finire con il lifestyle, articolato in interiors, viaggi e hôtellerie.

Completa il magazine la guida shopping Amica A-Z, con il meglio dell’offerta mensile selezionato dalla redazione tra le collezioni moda, beauty, accessori, gioielli e casa. 

In evidenza nelle 310 pagine del numero di aprile: la cover story con la top model ungherese Barbara Palvin, interprete del fashion shooting con i codici di stile di Amica, il bianco e nero, il maschile, la sexiness, la pelle, il power blazer; lo Speciale Accessori, con le borse, le scarpe, i gioielli must have della primavera-estate 2022; il make-up di stagione, ispirato alle passerelle dell’Haute Couture, all’insegna di un sofisticato black and white.

Importanti novità che coinvolgono tutto il Sistema di Amica: dalla carta all’online arricchito dalla collaborazione con luisaviaroma.com, che prenderà vita nel giornale attraverso QR code e nel sito amica.it con link che permetteranno alle lettrici di accedere direttamente al celebre luxury e-commerce che vanta 5 milioni di visitatori nel mondo.

Impreziosito dalla nuova grafica e dalle immagini di grande impatto, il rinnovato sito amica.it dedica poi maggiore spazio alla Moda e lancia la community di Amica.

Nuova anche la pagina Instagram @amicamagazine, dove debuttano le inedite guide verticali dedicate alle novità scelte dalla redazione, proponendosi come imprescindibile guida allo stile e allo shopping.

“Il nuovo Amica di Danda Santini offre a lettrici e lettori una narrazione distintiva della moda e dello stile, italiano e internazionale. Un giornale protagonista del proprio tempo e con lo sguardo puntato al futuro che da 60 anni distingue il più prestigioso femminile italiano.” – afferma Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di RCS MediaGroup – “RCS prosegue nel costante sviluppo delle testate e dei sistemi multimediali per offrire un’informazione sempre più autorevole, rigorosa e accessibile. Un bene fondamentale e irrinunciabile, oggi ancora di più, come ribadito anche dai terribili eventi di queste settimane, che auspichiamo possano cessare al più presto.”

IL NUOVO “d” DI REPUBBLICA FIRMATO EMANUELE FARNETI : “NON SERVE ALZARE LA VOCE QUANDO SI HANNO ARGOMENTI FORTI DA COMUNICARE”

La moda non può non essere politica perché è un linguaggio universale. Ha una voce forte, un’audience infinita, la capacità mediatica ed economica di formare l’opinione pubblica quanto e – secondo alcuni studi – persino più dei governi. Comunica molto, certo non tutto porta significato, ma se lo fa contribuisce in modo non irrilevante a spostare di qualche passo più avanti la nostra società“. Con queste parole Emanuele Farneti presenta il primo numero del nuovo d, in uscita sabato 19 marzo con due cover differenti . Si apre così un nuovo capitolo della storia del femminile allegato a Repubblica, con l’arrivo alla direzione di Emanuele a novembre del 2021 con la condirezione di Simona Movilia

La prima cover è scattata da Paolo Roversi, che ha ritratto le creazioni di alta moda indossate da un casting non binario a sottolineare, con la poesia delle immagini, la necessità della moda di farsi autenticamente inclusiva. La seconda vede protagonista degli scatti, firmati dalla fotografa olandese Carlijn Jacobs, la top model e attivista polacca Anja Rubik. “Anja, come migliaia di suoi concittadini, è corsa al confine con l’Ucraina per aiutare i profughi”, scrive Farneti nel suo editoriale, “In pochi giorni è passata dalle passerelle parigine agli ospedali da campo: l’immagine del contrasto è brutale, persino disturbante, ma rende l’idea di quanto spaventosamente distanti eppure incredibilmente vicine siano le nostre vite, i nostri impegni quotidiani, i mestieri che facciamo, le piccole e grandi cose cui diamo importanza, a quello che sta succedendo a poche centinaia di chilometri da noi”.

“Give peace a chance”, le note della canzone di John Lennon, fanno da titolo alla cover, citazione di un celebre scatto di Richard Avedon: “Abbiamo voluto mettere a disposizione la cosa più preziosa che ha un giornale, la sua copertina, per far risuonare quelle parole insieme al ritratto di lei, senza trucco, con una colomba bianca“. In aggiunta, per portare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dalla guerra, anche d – insieme alle altre testate del Gruppo GEDI – ha deciso di sostenere l’iniziativa lanciata dalla Fondazione Specchio d’Italia per proteggere e assistere i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Per aderire e avere maggiori informazioni sull’iniziativa, che ha appena superato il milione di euro raccolti: https://specchioditalia.org/

Il restyling firmato dal direttore creativo svedese Thomas Persson e per la parte moda dal creative director at large Jacob K , ha riguardato non solo il formato che diventa quadrato, ma anche il logo con una nuova “d” minuscola che guarda alla contemporaneità dei linguaggi digitali e social, per simboleggiare come “non serva alzare la voce per essere ascoltati quando si hanno argomenti forti da comunicare”.

Grandi interviste, racconti, inchieste e nuovi formati giornalistici, molti dei quali dedicati ai temi dell’empowerment femminile, un argomento che “d” ha sempre seguito nel corso dei suoi 26 anni con impegno e attenzione ed espansione anche sul piano digitale rinnovato per l’occasione, con un potenziamento delle pubblicazioni sulle principali piattaforme social (in primis il canale Instagram@drepubblicait), il sito d.repubblica.it e la sempre maggiore integrazione con il content hub Moda e Beauty.

FRANCO SORDELLI FESTEGGIA 50 ANNI AL MIDO E PUNTA ALLA SOSTENIBILITA’

La Franco Sordelli festeggia il 50° anniversario al Mido presentando lo stile in -house SNOB Milano , Touch e Sun’s Good. Frutto della collaborazione con il direttore creativo Tommaso Bossetti, la collezione Franco Sordelli si distingue per alta qualità, avanzate tecnologie, sostenibilità e capacità di adattarsi ai cambiamenti. Un’azienda a conduzione familiare sita nel distretto di Varese che da quattro generazioni è leader nel settore dei manufatti e semilavorati in plastica con specializzazione in produzione e vendita di occhiali.

Un’azienda che orgogliosamente non ha mai saltato un’edizione di Mido e che con la partecipazione di quest’anno vuole dare il suo contributo, un segnale di presenza, ad un comparto che come molti altri in questi ultimi anni ha sofferto per la contingenza e anche una prova di come sia possibile creare un piano di sostenibilità aziendale e, passo dopo passo, metterlo in atto ed essere protagonisti del cambiamento.

“Da anni la Franco Sordelli ha investito risorse nel fotovoltaico per poter produrre i propri manufatti con energia pulita, tutto a vantaggio dell’ambiente. Lo scorso anno il 30% dell’energia utilizzata è stato auto-generato e abbiamo scelto di sostituire la plastica del packaging di tutte le nostre produzioni con materiali che derivano dal mais – commenta dalla sede Dino Sordelli (nella foto) responsabile commerciale. Stiamo inoltre facendo ricerca e testando molti nuovi materiali eco-compatibili che possano soddisfare i nostri standard qualitativi ed estetici.

SNOB Milano sceglie l’argentino Aldave recentemente apparso in uno dei film più discussi della stagione per interpretare la nuova collezione maschile

Modello, DJ, attore, performer. Federico Aldave, argentino che ha fatto di Milano il suo luogo del cuore è il nuovo volto maschile della campagna SNOB Milano. Carismatico e dallo sguardo magnetico ha recentemente interpretato il ruolo di Mick Jagger nel film di Ridley Scott, House of Gucci.

Negli scatti di Riccardo del Conte con la regia di Tommaso Bossetti, mente creativa dietro al brand milanese, Aldave indossa i due key style della nuova collezione di clip-on solari magnetici sempre rigorosamente a marchio ZEISS Sunlens: Cabriolet e Sport GT.

Se con “Be smart when it sun” Cabriolet – che sceglie per la prima volta una clip in plastica associata alla montatura dello stesso materiale – punta al lato giocoso della moda alternando tonalità tono su tono ad accesi contrasti che esaltano la diversità tra frame e clip, Sport GT strizza l’occhio al mondo sportivo. “Be smart when you play sports.” è infatti il messaggio che accompagna questo modello dalle forme leggermente avvolgenti caratterizzato da un doppio magnete per lato che regge la mascherina dalle forme più abbondanti rispetto alla montatura sottostante.

LE NUOVE SFILATE: GLI ABITI AL SERVIZIO DELLE IDEE

Non ci sono più le sfilate di una volta. A lockdown appena iniziato, nell’aprile 2020, Giorgio Armani, in una lettera aperta a WWD affermava, senza mezzi termini, quanto il fashion system dovesse cambiare, dovesse diventare meno spettacolarizzato e dovesse tornare al mettere al proprio centro gli abiti. 

Di seguito a lui, in tanti iniziarono a predicare la poca importanza della sfilate. Così, un po’ per voglia di sperimentare nuove vie e molto per necessità, arrivarono i film, o i video che dir si voglia, e (ahinoi), malgrado anche qualche inquadratura ad effetto, una sorta di narcolessia colpì la maggior parte degli spettatori online. 

Quindi, a pandemia (forse) al termine si è tornati al caro vecchio show fisico. 

Ma guai farsi ingannare dall’apparenza. Le sfilate si saranno pure ripresentate esattamente come erano, ma i vestiti sono diventati quasi irrilevanti. Non si nota più se andrà il nero o se quello stilista ha portato in passerella più piumini o cappotti. Basta guardare alle sfilate recentemente conclusesi. 

Di Balenciaga sono uscite più foto di Demna Gvasalia con la maglia dell’Ucraina che altro. Le immagini dello show sono sfocate e disturbate dalla tormenta di neve inscenata ad hoc e ciò che ha fatto più parlare sono stati i passi che affondavano nella neve e le borse sacche della spazzatura, dettagli che mimavano quelli reali di un popolo in fuga. Quelli di un «eterno rifugiato», come ha specificato lo stilista in una lettera su Instagram, dove sottolineava la sua vicinanza al popolo ucraino, col quale, da georgiano esule dal 1993, si sente di condividere un destino comune. La sfilata ha assunto una piega di condanna della guerra solo poco prima che Gvasalia decidesse che era giusto non piegarsi alle ragioni e agli egoismi «di un male che mi colpisce da più di trent’anni». In realtà, la stessa scenografia sarebbe servita per denunciare la crisi climatica e i comportamenti dissennati che l’hanno provocata e che ci ridurranno a vagare per lande gelate senza un futuro o una meta. Un significato, anche qui, che va ben al di là di vestiti e accessori.

Da Valentino il rosa, in una sfumatura tutta nuova che sarà classificata da Pantone come Pink PP, ha preso un valore del tutto particolare, con quel coraggio di sfida che contraddistingue il lavoro radicale e gentile di Pierpaolo Piccioli. Quella cromia, che ha impastato di sé ogni forma e spazio visivo, non è più la nuance leggera e frivola, spesso associata a una femminilità leggiadra, debole, finanche remissiva. Occupando ogni dettaglio ha riempito gli sguardi e li ha provocati: «Volevo che l’attenzione non fosse sul colore, ma su lavorazioni, tagli, volumi – ha dichiarato il designer – E su volti e personalità», tutti diversi, tutti con una storia da raccontare e con la quale incantare. Ancora una volta, come nella collezione pret-a-porter, Piccioli ha voluto portare la sua moda per strada, non lasciarla in un mondo elitario e che esiste solo tra gli stucchi e i cuscini damascati di salotti riservati a un gruppetto di poche persone, cieche davanti al mondo reale. «La moda è politica, perché si occupa di umanità e di diritti». Parole chiare, se già non fossero stati palesi i gesti compiuti dallo stilista: come la famosa haute couture dove chiamò in passerella quasi solo modelle di colore o quella, più recente, dove erano gli abiti che si adattavano alle diverse conformazioni fisiche e non il contrario, o, ancora, il processo di “risignificazione”, portato avanti con coraggio e determinazione, e la voglia di rivolgersi agli essere umani senza distinzioni di genere, fisionomia o censo, glorificando quelle differenza che, in genere, la moda tende a livellare e omologare. 

Nel frattempo, le donne di Saint Laurent hanno cambiato il loro armadio e sono diventate essenziali, portatrici sane di una nuova sensualità sussurrata. Quelle di Louis Vuitton hanno rivissuto l’adolescenza, sperimentale, caotica, spesso piena di sbagli o scivoloni stilistici, ma alla forte ricerca di un’identità e vista come una madeleine di proustiana memoria. Da Miu Miu è ritornato in passerella l’uomo (lo si aspettava e annunciava da tanto), ma per vestirsi e pensare genderless, mentre Loewe ha proposto look metafisici per scappare dalla realtà.

Maria Grazia Chiuri, da quando è diventata direttrice creativa donna per Dior, porta avanti un femminismo consapevole, tra abiti pratici e dal tocco maschile, t-shirt programmatiche e collaborazioni artistiche che possano smuovere le coscienze. Per la collezione autunno/inverno del prossimo anno ha pensato a delle necessarie protezioni da applicare su spalle, fianchi, vita, che liberino da ogni restringimento di pensieri e di cuore.

Gli abiti non servono più per vestire i corpi, ma le idee. Le sfilate non devono più percorrere o precorrere una tendenza, sono diventate nuovamente specchio e guida della società, complessa, bistrattata, ferita, aggregazione di community pensanti ed emozionabili. 

I vestiti non sono più corti o lunghi, gialli o verdi e spiccano il volo dalle loro silhouette. Sono qualcosa di più: possono fare dichiarazioni ed esortare a pensare. 

H48: CON FEDERICO BERNARDESCHI LANCIA LA SPESA SOSPESA PER CARREFOUR ITALIA

H48 con Federico Bernardeschi lancia la spesa sospesa per Carrefour Italia, iniziativa in collaborazione con il Banco Alimentare a sostegno delle famiglie italiane in difficoltà per l’emergenza Covid-19. Oltre 325.000 € sono stati raccolti in soli due mesi dall’avvio dell’iniziativa solidale, attraverso la quale tantissimi clienti Carrefour hanno donato piccole somme, trasformate poi in Gift Card e distribuite da Banco Alimentare per acquistare prodotti di prima necessità.

H48, agenzia milanese partner di Carrefour Italia, ha curato il lancio digitale dell’iniziativa, collaborando con Federico Bernardeschi, calciatore della Nazionale Italiana, già noto al pubblico per il suo impegno nel sociale. La Campagna di comunicazione si è sviluppata con un video content che racconta il pensiero di Bernardeschi e l’iniziativa che lui stesso ha contribuito attivamente a lanciare, attraverso i suoi canali social. La campagna è stata poi supportata da un video-racconto del famoso calciatore, distribuito da Fanpage.it

Il programma, attivo fino a fine giugno, prevede che i clienti in cassa, al momento di pagare la spesa, possano decidere di effettuare una piccola donazione da 2, 4 o 6 euro a sostegno del Banco Alimentare. La somma degli importi ricavati, a cui si aggiunge un plafond di prodotti alimentari di prima necessità del valore di oltre 100 mila euro offerti da Carrefour Italia, verrà convertita in Gift Card per le famiglie in difficoltà.

 

 

FREDDY DI NUOVO CON YOGAFESTIVAL: PRIMA EDIZIONE DIGITALE

Freddy e YogaFestival sono partner da tre anni e quest’anno celebrano nuovamente il 21 giugno, Giornata Mondiale dello Yoga, insieme. A differenza delle passate edizioni, il solstizio d’estate vivrà la sua prima edizione digitale in ottemperanza delle nuove norme che limitano gli assembramenti. Un nuovo modo per stare insieme e condividere la passione per la millenaria pratica spirituale. Non delle semplici lezioni di yoga ma un insieme di contributi dei massimi esperti della disciplina che si alterneranno nel corso delle quattro ore di streaming. Dalle tecniche di meditazione alla respirazione, alla pratica dello yoga in sé; attori, insegnanti, scrittori e cantanti saliranno sul palco virtuale di YogaFestival per offrire delle preziose “pillole di yoga” in grado di raccontare questa disciplina in una chiave nuova, moderna e fruibile a tutti. La partecipazione sarà gratuita con la semplice richiesta di registrazione sul sito dedicato di YogaFestival.

Un modo per stare uniti anche se a distanza e in questo parterre non poteva mancare Freddy che, in qualità di main partner dell’evento, offrirà a tutti i partecipanti e iscritti a YogaFestival uno speciale sconto del 20% da spendere su sito di Freddy ottenibile previa registrazione nell’area dedicata.
Freddy diventa parte attiva dell’evento anche in qualità di promotore di un’iniziativa che chiama a raccolta tutta la community di YogaFestival per creare un OM COLLETTIVO digitale. Dalla tradizione yogica, e non solo, è considerato il “suono primordiale”. È la vibrazione che la scienza attribuisce all’Universo stesso e racchiude in sé tutte le vibrazioni che hanno permesso la sua formazione. Freddy, insieme a YogaFestival, invita tutti i praticanti a partecipare, registrando il proprio OM e seguendo le indicazioni per la sua registrazione e caricamento. Il video che nascerà raccoglierà tutti gli OM della collettività: una celebrazione speciale e un ricordo di questo evento unico.

 

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