Auto

Apr 09 …UN BUON USATO VALE DI PIÙ…

di Bianca Carretto

Un’analisi condotta dall’Unrae (Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri) ha evidenziato che il possesso di un veicolo privato sta diminuendo nel nostro Paese e in tutta Europa, per un diverso rapporto che si è creato tra la popolazione e l’automobile. 
Così qualcuno sul mercato ha iniziato ad accusare i giovani di essere ormai distaccati dal prendere la patente di guida, un tempo simbolo di emancipazione, considerata il passaggio verso l’età adulta. Un’interpretazione non pertinente, l’atto di accusa – secondo altre versioni – va forse rivolto verso le case costruttrici che producono poche macchine dal costo accessibile. Altri ancora puntano il dito contro le scelte politiche che hanno approvato leggi contro la circolazione delle vetture, in ambito urbano, vedi il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, che si è vantata di aver riconquistato la città, restituendola agli abitanti. Sono questioni che hanno consentito lo sviluppo del noleggio in car-sharing, anche a lungo termine, ma è l’acquisto di auto usate a essersi confermato un reale successo, quando un’auto d’occasione pareva, sino a ieri, una tipologia quasi denigratoria. Carvago è il marketplace on line, una piattaforma con sedi in quasi tutto il Continente, in grado di fornire una selezione di almeno 700mila vetture di seconda mano, immediatamente disponibili. Antonio Gentile, country manager di Carvago in Italia, ha precisato che «l’età del parco auto italiano è sempre più un problema , è stabilizzata sui 16 anni e sta aumentando senza tenere conto delle conseguenze sull’impatto ambientale e sulla sicurezza stradale. Noi siamo in grado di offrire veicoli ibridi ed elettrici ad ampio spettro, mettendo a disposizione tutte le motorizzazioni alternative». Anche Autohero, altro dealer europeo di auto di seconda mano, ha rilevato, in collaborazione con Nielsen Germany, che il 28% degli italiani prevede di acquistare un’auto nel 2024 e, quasi uno su tre (31%) è orientato verso l’acquisto di un’auto usata. 
Per il 77% il prezzo è l’aspetto determinante, il 38% a parità di budget potrebbe accedere ad una marca o ad un modello di fascia più alta rispetto al nuovo. Sempre Antonio Gentile spiega che «dalla ricerca è emerso chiaramente come i consumatori italiani paghino medie significativamente più alte sia per gli ibridi che per i veicoli elettrici». Anche questo settore, come ha comunicato l’Aci, in marzo, ha risentito di un leggero calo, dovuto dalla presenza di due giornate lavorative in meno rispetto all’analogo mese del 2023, una contrazione del 2,1%, che tuttavia rappresenta, sempre in termini di media giornaliera, un incremento del 7,3%. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 162 di seconda mano e 181 nel primo trimestre dell’anno. Continuano a prevalere le alimentazioni tradizionali (gasolio e benzina), mentre prosegue la rimonta delle vetture ibride a benzina, che con un aumento mensile del 41,3% hanno raggiunto una quota di mercato del 6,8%. In crescita anche le compravendite di elettriche (+48,4%) e ibride a gasolio (+70,6%).

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