Il 25 giugno esce il libro FAMILY VALUES: KURT, COURTNEY & FRANCES BEAN, edito da Power House Books con le foto di Guzman. In un’epoca ossessionata dai valori della famiglia, Kurt Cobain e Courtney Love erano ben noti per le loro lotte contro la dipendenza e la genitorialità. Per rivedere la loro notorietà, Kurt e Courtney acconsentirono a un raro servizio fotografico per la rivista Spin con la loro neonata Frances Bean. Solo cinque immagini sono state pubblicate originariamente su Spin; l’intero servizio fotografico viene presentato in questo libro per la prima volta in assoluto. La National Portrait Gallery di Londra ha acquisito una fotografia per la sua collezione.
Avevano problemi di abuso di sostanze stupefacenti e, oltre a tutto il resto, erano neo-genitori. Kurt aveva solo 25 anni; Courtney ne aveva 27. Le loro vite erano già una follia. Così hanno iniziato un’operazione di fascino.
Per prima cosa, Kurt rilasciò un’intervista al critico pop del Los Angeles Times Robert Hilburn, dicendo: “Non so dirvi quanto sia cambiato il mio atteggiamento da quando abbiamo Frances. Tenere in braccio la mia bambina è la migliore droga del mondo”. Poi Kurt e Courtney hanno rilasciato un’intervista per la rivista Spin al loro amico di lunga data Jonathan Poneman, cofondatore dell’ex etichetta dei Nirvana, la Sub Pop. “A [Frances] è garantita un’infanzia perfetta al 100%”, gli ha assicurato Courtney. “Sapevamo di poterle dare una casa vera e propria e di poterla viziare in modo meraviglioso”. Visto? Non erano mostri, erano una giovane coppia di sposi che adorava la loro bambina appena nata. Naturalmente, Spin aveva bisogno di foto fantastiche per accompagnare la storia. Ed è qui che è entrato in gioco Guzman.
In quella soleggiata mattina d’autunno a Los Angeles, Guzman arrivò a casa con le telecamere, le luci e un assistente; Courtney aprì la porta e offrì loro gentilmente un caffè Dunkin’ Donuts e alcune torte di guava.
Essendo diventati carne da macello, Kurt e Courtney erano comprensibilmente diffidenti nei confronti della stampa. Ma devono essersi sentiti molto più a loro agio nel momento in cui Guzman è entrato dalla porta. Guzman aveva fatto un sacco di lavori di alto livello – pubblicità di riviste, servizi di moda, copertine di album per Janet Jackson e Sting – ma dalla metà degli anni ’80, nel loro tempo libero, avevano scattato ritratti artistici del demimonde di Manhattan, orientato alla moda e al gender-fluid. Kurt e Courtney hanno sicuramente percepito che Guzman era più che a suo agio con persone come loro. Sicuramente hanno anche percepito subito che i Guzman erano colleghi artisti, una coppia e persone dolci, intelligenti e giocose. Si noti che in entrambe le foto in cui Constance è inquadrata, sta sorridendo.
Sebbene il concetto di “valori familiari” non fosse ancora legato al pezzo di Spin – che sarebbe arrivato più tardi quello stesso giorno – il piano di Guzman prevedeva che Kurt tagliasse il prato e che Courtney facesse qualcosa di domestico, come stirare, per prendere in giro i costumi obsoleti che entrambi i musicisti rifiutavano apertamente. Ma non appena Guzman entrò dalla porta, capirono subito che non sarebbe successo nulla del genere. Per prima cosa, Kurt era ancora a letto. Guzman ha fatto finta di niente: bene, hanno detto, lo fotograferemo lì. Così salirono al piano di sopra e fotografarono Kurt a letto, con Frances in braccio, poi raggiunta da Courtney, e uno di questi scatti di famiglia finì sulla copertina di Spin.
Anche se non era intenzionale, e i paragoni con John e Yoko sono ormai numerosi, non si può fare a meno di paragonare quella serie di foto alla performance artistica contro la guerra “Bed Peace” degli Ono-Lennon nelle camere d’albergo di Amsterdam e Montreal nella primavera del 1969. Entrambe le coppie hanno usato il potere di questo spazio più intimo per far valere le proprie ragioni, con la differenza che gli Ono-Lennon volevano fermare la guerra in Vietnam e i Love-Cobain volevano fermare la guerra contro se stessi.
il 5 aprile 1994 Cobain si uccise con un colpo di pistola alla testa nella sua casa di Seattle sul Lake Washington Boulevard. Aveva 27 anni: una leggenda moriva e nasceva alla stesso tempo.
