Auto

Mag 04 Volkswagen: piattaforma integrata

Collaboratore

Il Gruppo Volkswagen prosegue con l’integrazione dei propri stabilimenti nell’Industrial Cloud, piattaforma creata con Amazon Web Services (AWS) e Siemens, partner del progetto. L’obiettivo? Incrementare l’efficienza, riducendo i costi di produzione: un risparmio di diversi miliardi di euro a fase conclusa, ossia nel momento in cui i dati di tutti i 124 stabilimenti potranno essere elaborati in maniera standardizzata. Secondo previsioni il Gruppo potrebbe aumentare la produttività dei propri impianti del 30% nel periodo compreso tra il 2016 e il 2025.

“L’Industrial Cloud sarà un fattore chiave per raggiungere l’obiettivo – ha affermato Gerd Walker, Responsabile della Produzione del Gruppo Volkswagen – nel 2020 vogliamo portare altri 15 stabilimenti nel Cloud”. Il processo, iniziato con i siti Volkswagen di Chemnitz, Wolfsburg e Polkowice (Polonia), quest’anno ingloberà gli impianti di Braunschweig, Emden, Hannover, Ingolstadt, Kassel, Lipsia, Neckarsulm, Salzgitter, Zuffenhausen e Zwickau in Germania; lo stabilimento di Martorell (Spagna), di Palmela (Portogallo), Györ (Ungheria), Mladá Boleslav e Vrchlabí (Repubblica Ceca) allargando il progetto ad Audi, Seat, Škoda, Volkswagen, Volkswagen Veicoli Commerciali, Porsche e Volkswagen Group Components.

Dopo aver raccolto e organizzato in modo standardizzato ed economico i dati nell’Industrial Cloud, il secondo passo, secondo Vw, sarà procedere sulla manutenzione predittiva dei macchinari e sulla riduzione delle attività di rifinitura dei veicoli grazie all’intelligenza artificiale (AI).

Implementando  solo le prime applicazioni, il gruppo Volkswagen ipotizza un risparmio sui costi pari a circa 200 milioni di euro, entro il 2025.

Non finiscono le novità. Le soluzioni attualmente in fase di sviluppo saranno anche messe a disposizione di altre aziende in un ecosistema aperto, permettendo un lavoro di sviluppo, in cooperazione. Che il Volkswagen Industrial Cloud possa diventare una rete di partner industriali? Sembra proprio di sì. Al momento lavorano al progetto 220 esperti del gruppo, un numero già destinato a crescere a 500 entro fine anno.

 

.
.

SEGUICI SU INSTAGRAM

SEGUICI SU FACEBOOK

Facebook Pagelike Widget
Top