Moda

Giu 12 ZEGNA: A DUBAI GLI ABITI SI PLASMANO SULLE ESPERIENZE

Quando nel 1910 Ermenegildo Zegna, il Fondatore, ebbe la visione di Oasi Zegna, il suo sguardo fu in grado di guardare oltre. Lasciò che l’immaginazione plasmasse la realtà.

Centoquindici anni dopo, la visione di Ermenegildo è ancora fonte d’ispirazione, la determinazione di guardare oltre, condividendo l’eredità di Oasi Zegna in tutto il mondo, addirittura più grande. Oasi Zegna, infatti, non è solo un luogo. È una idea di comunità, nella quale abiti e persone prosperano all’unisono e la moda diventa tutt’uno con l’esistere.

Questa sfilata e questa collezione danno vita a tale mindset trasversale, attraversando i confini su uno sfondo che fonde in un’unica atmosfera la dimora del Fondatore a Trivero con la sabbia del deserto, su una partitura eseguita dal vivo e curata da James Blake, all’interno della Dubai Opera – che per una settimana si trasforma in VILLA ZEGNA – collegando mondi attraverso esperienze che lasciano segni meravigliosi e tracce indelebili sulle superfici degli abiti indossati da uomini e donne di ogni età e provenienza. In quanto nostra pelle esterna e d’elezione, gli abiti sono sempre parte della vita. In questa collezione, la profondità dell’incontro tra chi indossa e ciò che indossa è forse maggiore, certamente più personale e intensa.

La moda, per il Direttore Artistico Alessandro Sartori, è un modo per essere fedeli alle radici di ZEGNA nella produzione tessile, esplorando le più ampie possibilità della materia, e insieme un laboratorio in cui sperimentare modi di indossare e utilizzare i capi, lasciando che l’esperienza quotidiana li forgi. In questa sfilata, i capi sono stati sottoposti a lavaggi intensi e stropicciamenti, che ne hanno modellato i volumi sul corpo e sbiadito i colori come il sole cocente e il caldo di Dubai avessero lasciato un segno permanente. La disinvoltura delle giacche annodate in vita e dei mocassini indossati come pantofole suggerisce anch’essa un modo per adattarsi liberamente alla ruvida poesia del quotidiano.

“C’è un’immediatezza e una vivacità nel fascino materico di questa collezione che nasconde il processo stratificato che le sottende – afferma Alessandro Sartori – Durante la ricerca, ci siamo imbattuti in un’immagine che ci è sembrata illuminante e che riassumeva perfettamente le mie intenzioni. Raffigura una sedia, su cui sono impilati capi di abbigliamento, appena tolti o forse pronti per essere ripresi il giorno dopo. La stratigrafia e la casualità suggeriscono una vita vissuta intensamente, che è ciò che stavamo cercando. Noi designer facciamo metà del lavoro: il resto avviene quando i clienti interpretano i capi giorno per giorno. Questa interpretazione individuale e non convenzionale oggi è in passerella, e mostra la visione di ZEGNA nel suo ambiente naturale: la vita. C’è una cultura del vestire, un modo corretto e spensierato che per me cattura un peculiare timbro italiano che voglio mantenere come nostra sigla”.

La silhouette è morbida e decostruita. Le giacche sono leggere come camicie e persino l’iconica Il Conte è presentata in una versione boxy e più ampia. Camicie Nehru a doppio strato e camicie lunghe che fungono anche da capospalla definiscono un tono easy e fluido, così come gli shorts sartoriali indossati sotto cappotti estivi o blouson piccoli. Righe materasso e pigiama si susseguono su impalpabili suit. Giacche e cappotti in pelle sono leggeri come una brezza. I blazer destrutturati hanno chiusure a due bottoni. Le camicie anorak sono disponibili in una varietà di versioni, inclusa la maglia. L’assottigliare il confine tra capospalla e sotto, suit e camicia si riafferma come una firma di ZEGNA. Field jacket, cardigan e blazer con tasche basse ampliano la gamma delle forme. Le stampe coordinate su camicie e shorts hanno un fascino elegante. Gli accessori sono morbidi Mocassin, pantofole, occhiali da sole avvolgenti e borse capienti. La palette è un mix tonale di bianco oasi, mastice, burro di montagna, caligine e corda, accentuato da note acide di olio, cognac, liquore, felce, ciclamino, magnolia, anemone e toni densi di fumo, ardesia lavato, barolo. Le texture sono piacevolmente intense al tatto: Shetland estivo in lana/seta/lino, popeline ultraleggero in pura seta e cotone/seta, lino/lana jacquard, camoscio effetto seconda pelle, diagonale di canapa sabbiata, popeline di tela vela compatta, popeline di cotone Sea Island, seta rustica filata a mano, stuoia di lino seta/lana, tela a tre strati in Oasi Lino, pelle lavorata a maglia, pelle con motivo jacquard, spugna di cotone/carta/lana.

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