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Mag 27 ZEGNA: PARTNERSHIP PLURIENNALE CON ART BASEL

ZEGNA ha annunciato una partnership globale pluriennale con Art Basel, segnando un importante nuovo capitolo nell’impegno del brand verso l’arte contemporanea e il dialogo culturale. La collaborazione rafforza l’impegno di ZEGNA nel sostenere artisti e istituzioni artistiche che esplorano l’intersezione tra creatività, comunità e natura. 

L’arte è sempre stata parte dell’identità di ZEGNA, come linguaggio dei suoi valori. Radicata in una tradizione che affonda le sue radici all’inizio del XX secolo, la relazione di ZEGNA con l’arte fu concepita per la prima volta dal suo fondatore, Ermenegildo Zegna, il quale credeva che l’arte e la bellezza dovessero essere fonte d’ispirazione quotidiana. Come parte della sua visione più ampia di restituire al suo territorio d’origine, dagli anni ’20 iniziò a commissionare opere ad artisti locali — tra cui Ettore Pistoletto Olivero e Otto Maraini—per arricchire la città di Trivero e il lanificio, situato nel cuore di quella che oggi è conosciuta come Oasi Zegna, un territorio naturale di 100 km² nelle Alpi italiane. Non si trattava di semplici ornamenti, ma dell’espressione di una visione in cui l’industria coesiste con la bellezza, dove una fabbrica poteva diventare un luogo di cultura. Scale monumentali, fontane, fregi e ritratti trasformavano silenziosamente il paesaggio dell’Oasi Zegna in un museo vivente. Nel corso dei decenni questa visione si è evoluta. Senza ostentazione o scopi commerciali, ZEGNA ha continuato a commissionare opere d’arte pubbliche site-specific ad artisti come Daniel Buren, Dan Graham e Roman Signer—scelti non per la loro fama, ma per la loro capacità di interpretare in modo autentico il mondo ZEGNA. A livello globale, ZEGNA ha esteso questa visione coinvolgendo artisti come Graham Sutherland, Not Vital e Kiki Smith nella creazione di trofei dedicati alla lana personalizzati, simboli tangibili dell’eredità del brand nell’innovazione tessile. L’arte è presente in tutti gli spazi ZEGNA: nella sede di Milano, l’opera Woollen – La Mela Reintegrata, 2007 di Michelangelo Pistoletto celebra l’autenticità dei partner di ZEGNA e le radici sostenibili della sua lana. Installazioni di William Kentridge, Mimmo Jodice ed Ettore Spalletti sono visibili nei negozi ZEGNA di tutto il mondo. Ogni opera fa parte di una storia che non ha mai avuto bisogno di essere raccontata ad alta voce.

 La partnership con Art Basel rappresenta un momento cruciale, offrendo una vetrina internazionale per celebrare l’arte che rispecchia i valori di ZEGNA: impegno ambientale, consapevolezza culturale e responsabilità sociale. Per la prima volta, ZEGNA è pronta a dare visibilità ad un’eredità custodita a lungo nel tempo —non per brandizzarla, ma per farla fiorire. Con questa collaborazione, ZEGNA ha trovato il contesto giusto per raccontare nuovi capitoli della sua storia, attraverso le voci e i mezzi più adatti.

In qualità di partner ufficiale, ZEGNA sarà presente in tutte le quattro fiere Art Basel—Basel, Miami

Beach, Parigi e Hong Kong — creando esperienze curate capaci di stimolare il dialogo tra arte, design e imprenditorialità responsabile. Al centro di questa collaborazione c’è “Visible”, un progetto ideato da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna, che sostiene pratiche artistiche socialmente impegnate attraverso un innovativo modello di borsa di studio. 

Questo giugno, durante Art Basel a Basilea, ZEGNA annuncerà i beneficiari delle borse di studio “Visible” 2025, mettendo in luce artisti e collettivi di tutto il mondo che utilizzano il loro lavoro per affrontare le sfide ambientali e sociali più urgenti di oggi. La serata sarà anche un tributo a Michelangelo Pistoletto e alla sua nomina per il Premio Nobel per la Pace, celebrando una vita dedicata all’arte come motore di trasformazione sociale. 

La partnership con Art Basel rappresenta un impegno condiviso per plasmare la cultura attraverso contributi significativi e duraturi alle arti. Una naturale evoluzione della visione che ZEGNA ha custodito per generazioni, e che ora è pronta a fiorire: perché il cambiamento che realizziamo oggi sarà l’eredità che lasceremo al mondo di domani.

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