Moda

Feb 05 ANTONIO MARRAS PRE FALL 25: “TRA TERRE ALTE”

Sui monti maestosi del Gennargentu, dove le vette della Sardegna si stagliano maestose contro il cielo e il vento racconta storie antiche, è nata Antona. A casa dei suoi nonni, c’era sempre stato un cappel-lino appeso al muro che catturava lo sguardo con i suoi motivi misteriosi. Sembravano richiamare la terra sar-da ma al tempo stesso narravano una storia diversa, fatta di segni familiari eppure stranieri. Ogni volta che lo osservava, si chiedeva: a quale tradizione appartenevano quei tratti così vicini, ma così lontani?

Antona era cresciuta con il cuore intriso di curiosità, spinta da un’irrefrenabile sete di conoscenza. La verità su quel cappellino la scoprì solo crescendo. Veniva dai Balcani, dono di un amico del nonno conosciuto chissà dove, chissà quando. Il tempo aveva cancellato i dettagli di quella storia, lasciandole solo il fascino intatto del mistero. Era troppo tardi per chiedere, così Antona trovò da sola le risposte: il nonno intraprese un viaggio verso l’Oriente, là dove forse l’amico aveva vissuto, là dove la gente indossava quel cappellino.

Attraverso il racconto visivo del viaggio di Antona prende vita la collezione Pre Fall 25 di Antonio Marras un connubio culturale tra ciò che è familiare e ciò che non lo è, dalle cime del Gennargentu ai comprensori montuosi dei Balcani. Ogni tappa del cammino segna un incontro di nuove storie, un percorso di scoperta ma soprattutto di trasformazione di usi e costumi: An-tona ha adattato la sua persona ai luoghi attraversati, alle usanze scovate, ai volti incontrati e in ogni cambia-mento c’era un frammento del viaggio e un riflesso di quella ricerca.

La collezione risulta un mosaico vivente di motivi, ricami delicati, passamanerie preziose, nappe ondeggianti, stampe vivaci e decorazioni minuziose. Inserti, or-namenti, stili e volumi si mescolavano in un armonioso mix di culture. I capi presentano audaci sovrapposizioni e strati di tessuto che si intrecciano tra loro come un insieme di ricordi definiti da una perfetta combinazione di contrasti e accostamenti.

I tessuti maschili, con il loro rigore e la loro forza, si al-ternano tra gessati raffinati, pied de poule intramon-tabili, Prince of Galles aristocratici, spinati, chevron eleganti, e pattern come check, righe e camouflage. Lana, fresco di lana, cotoni, viscose e sete creavano una sinfonia materica. 

Accanto a loro, i tessuti femminili aggiungono una nota di leggerezza e grazia: jacquard raffinati, pizzi romantici, voile impalpabili, fiori delicati, ramage intricati e motivi da foulard che ricordano i paesi lontani.

La palette cromatica richiama i colori della terra: marroni profondi come il cioccolato, caldi come il cammello, intensi come il caffè o vivaci come la castagna, per concludere con toni inaspettati come il verde kiwi e il rosa macaron, freschi e giocosi. Le stampe sfumano invece dal off-white al bordeaux intenso, dal senape dorato al verde e al bluette, per esplodere in un arco-baleno di rosa, scandendo con le tonalità le emozioni del Viaggio di Antona.

Una risposta a “ANTONIO MARRAS PRE FALL 25: “TRA TERRE ALTE””

  1. Laura Madonna ha detto:

    geniale! Un omaggio a storia, tradizione e cultura in audace dialogo con innovazione e contemporaneità

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