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Gen 12 DOMUS: IL PRIMO NUMERO FIRMATO TADAO ANDO

di Redazione

Con il numero di gennaio, Domus inaugura ufficialmente la nuova direzione che vede l’architetto giapponese Tadao Ando guest editor per il 2021.

Intitolato “La conquista della luce”, il numero – disponibile in edicola e in digital edition – approfondisce uno dei temi più importanti della sua visione e propone una riflessione articolata e trasversale ai concetti di luce primitiva, filtrata e senza ombre a cui sono dedicati i sei ampi progetti di architettura pubblicati. Un approccio esclusivo che partendo sempre da un impianto storico offre un racconto illustrato con esempi della produzione architettonica più eccellente.

Protagonista della copertina è una bellissima immagine del fotografo americano David Heald che ritrae il gioco di luci e ombre nel chiosco dell’Abbazia cistercense di Thoronet in Provenza. Su di essa campeggia la firma di Tadao Ando, segno particolare che caratterizzerà tutti e dieci i numeri da lui curati. Sempre in copertina, e riprendendo una storica struttura di Domus che negli ultimi anni era stata abbandonata, tornano ad essere menzionati i molteplici e quanto mai esclusivi nomi protagonisti del numero: Ensamble Studio, Alvaro Siza, Carlos Castanheira, Neri&Hu Design and Research Office, Studio Anna Heringer, Frida Escobedo, Steven Holl Architects, Denizen Works, Atelier Alter Architects, Lucio Fontana, Olafur Eliasson, Tokujin Yoshioka, Madalaki Design Studio YOU Studio, sono quelli di Domus gennaio.

La rivista inaugura anche la nuova suddivisione di contenuti annunciata nel mese di dicembre con la parte iniziale, il “Diario”, totalmente ripensata a favore di nuove sezioni e temi più trasversali all’attualità. Per “a casa di” il numero di gennaio accompagna i lettori nella residenza newyorkese di Francesco Clemente; le sezioni dedicate alle storie imprenditoriali si tingono invece di tricolore facendo tappa in Veneto, con la visita alla Quadrifoglio Group (Treviso), e in Friuli, con l’intervista al giovane talento Simone Bonanni ideatore del tavolo Theo per Flam Italia. Spazio anche al design per i bambini con il racconto del progetto internazionale Beehave. Confermato infine l’appuntamento con l’intervista mensile del direttore editoriale Walter Mariotti che sceglie di tagliare il nastro del nuovo anno con un’esclusiva testimonianza dell’architetto Tobia Scarpa.

Una risposta a “DOMUS: IL PRIMO NUMERO FIRMATO TADAO ANDO”

  1. paolo rinaldi ha detto:

    grazie

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