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Mar 08 ECCE BOMBO

di Carlo Sidoli

Una frase inopportuna, scritta dallo zoologo e tecnico aeronautico francese Antoine Magnan, in un suo libro uscito nel 1934 e intitolato “Le vol des Insectes”, ha avuto la fortuna immeritata di andare a memoria ed essere ripetuta fino ai nostri giorni. Pressappoco dice: “Il volo del calabrone, dal punto di vista della fisica, è impossibile” cui qualche spiritoso ha aggiunto “ma lui non lo sa e vola lo stesso”. Qualcun altro (o quel medesimo), per dare più peso all’argomento, ha pensato bene di attribuire la frase a qualche autorità scientificamente incontestabile e non ha trovato di meglio che metterla in bocca ad Albert Einstein. Un’autentica eresia, perché uno come il “padre della Relatività” avrebbe ragionato in questo modo: se l’insetto vola, deve esistere una legge della fisica che ne spiega il perché; e c’è da star certi che si sarebbe impegnato per scoprirla. Poco importa se il Magnan si riferisse al “bombo” e non al calabrone; sarà perché il bombo è meno noto del calabrone (ma è comunque utilissimo per l’impollinazione e sta rischiando l’estinzione, come le api, a causa dei pesticidi e delle mutazioni climatiche). Poco importa se il Magnan, qualche tempo dopo la pubblicazione del libro, si sia accorto di aver sbagliato i calcoli e abbia cercato (con scarso successo) di correggere le sue precedenti conclusioni, riconoscendo al bombo il brevetto di volo. Poco importa se Einstein c’entra come i cavoli a merenda. Poco importa che, se stanno per aria gli elicotteri, può farcela benissimo anche il bombo. La frase è andata a memoria perché è suggestiva e la correzione, evidentemente, non lo è. Chi ha l’abitudine di citarla ha di certo poca fiducia nella Fisica (presa come sinonimo di Scienza in generale) e spera di insinuare nell’uditorio più di un dubbio in proposito. C’è da scommettere che è uno di quelli che non hanno creduto al primo viaggio degli astronauti sulla Luna, di quelli che guardano con sospetto le carte di credito, i bancomat, i telepass, i metal detector e i computer. Brava gente, ma facente parte di una generazione che è stata travolta in pochi anni dalla rivoluzione dell’informatica e del tecnicismo elettronico. Se si guasta un cancello comandato a distanza, sotto sotto ne ha piacere, perché un tempo si usava il lucchetto con la chiave e la catena e tutto era più semplice e sicuro. Se la rete dei collegamenti al computer rallenta o addirittura va in tilt è la dimostrazione lampante che, quando si lavorava a mano, o al massimo con la calcolatrice e il telefono da tavolo, le cose funzionavano molto meglio. Figuriamoci cosa pensano ora queste brave persone un po’ all’antica di tutte le “diavolerie” che troviamo a bordo delle automobili più moderne, quando per loro il massimo è l’autoradio, sfortunatamente non più estraibile. Già a suo tempo hanno guardato con sospetto l’avvento del cambio automatico e giurato che loro, una macchina senza il pedale della frizione non l’avrebbero mai comprata perché, tra l’altro, avrebbe significato che non sapevano guidare. Per continuare, oggi non sono del tutto convinti di dover seguire le indicazioni del navigatore satellitare, quando consiglia un percorso diverso da quello abituale. In quei parcheggi moderni multipiano dove si lascia la vettura all’entrata su un ascensore (il quale poi si avvia e porta automaticamente l’auto in qualche posto) guardano dubitosi il biglietto di ricevuta con banda magnetica e scritta “B 31” che dovrebbe servire a restituirgliela, intatta, al piano terra. Hanno la chiusura centralizzata, ma controllano poi portiera per portiera e bagagliaio (e magari fanno bene). Brave persone che non si fidano del “ruotino” o del compressorino con liquido autosigillante che trovano sull’auto nuova in sostituzione della classica ruota di scorta (e ancora fanno bene, anzi meglio). Cercano di evitare di fare rifornimento dove ci sono i distributori automatici che “inghiottono” i soldi chissà se ti daranno il corrispettivo in carburante. Brava gente, ma da non mettere tra i potenziali acquirenti di automobili con “pilota automatico”, fosse anche solo per eseguire la manovra di parcheggio.

Una risposta a “ECCE BOMBO”

  1. Sperangelo Bandera ha detto:

    Interessante e ironico, come sempre.

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