Auto

Mar 02 …IL RITORNO DI UN MITO ITALIANO…

di Bianca Carretto

Pare che l’idea del futurismo venne a Filippo Marinetti dopo aver guidato nel 1909 una fiammante Isotta Fraschini. Mai simbologia poteva adattarsi meglio alla presentazione, a Milano, del prototipo della futura supercar che riporterà in vita la leggenda di un marchio italiano che trova il suo valore proprio nella sua storia. Ha rappresentato, prima della seconda guerra mondiale, l’espressione del lusso made in Italy, scelto dalle stelle di Hollywood, da Rodolfo Valentino e da Gabriele D’Annunzio. Dopo 70 anni di oblio Isotta Fraschini ritorna ora alla ribalta con una base su cui verranno costruite, a Padova, dalla struttura  Michelotto Engineering (un’eccellenza italiana che collabora anche con Ferrari), tre tipologie di vetture: la Hypercar, dai colori rosso e blu, a trazione integrale, con mille cavalli (700 del motore termico, 270 dell’elettrico), concepita per gareggiare nelle corse di durata come ha spiegato Claudio Berro, direttore del Motorsport di Isotta Fraschini che ha precisato: ”questa è la vettura da corsa nella sua configurazione completa e reale, nel corso del 2023 competerà nel campionato WEC, con la formula gara per gara, in attesa dell’omologazione della Fia”.  Per cui nel Mondiale Endurance si troverà contro Lamborghini, Bmw, Cadillac, Toyota, Ferrari, Porsche, Peugeot ed essendo di classe Lmh spera di vincere, il prossimo anno, la mitica 24 ore di Le Mans. Sempre sulla stessa base verrà realizzata la variante Pista da utilizzare, dai privati, in eventi appositamente studiati. La terza versione, battezzata Tipo 6 Strada, dunque targabile, a due posti,a cui è stato tolto il grande alettone di coda, dotata di un motore di 979 cavalli, potrà essere personalizzata, anche nella carrozzeria, secondo le esigenze e i desideri dei clienti, pezzi unici ed esclusivi, che possono essere guidati, come esemplare unico, ripetibile nei Paesi che ammettono questo tipo di omologazione. Il presidente Alessandro Fassina, che con l’amministratore Enzo Panacci e con  Giuliano Michelotto è uno dei pionieri di questo rilancio, ha annunciato il piano industriale con un primo investimento di 100milioni di euro e una produzione di 50 esemplari, in 5 anni, con prezzi che partono da 2,75 milioni di euro. 

Una risposta a “…IL RITORNO DI UN MITO ITALIANO…”

  1. Giorgio Dugnani ha detto:

    Cara Bianca, ho sentito con piacere la notizia del ritorno… in vita dell’Isotta Fraschini; nei bei tempi del mio lavoro a 4R ho avuto spesso la soddisfazione, il piacere, di guidare l’Isotta Fraschini del museo di Quattroruote, perfettamente restaurata con bravura e competenza dal caro collega, e soprattutto amico, Federico Robutti, purtroppo recentemente mancato. Bei tempi…

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